NIGREDO

opera al nero
di Silvia Montevecchi e Niccolò Cozzi

Palazzo Giorgi, Chiasso del Bargello 5 - Siena

dal 3/12/2023

Nella Grande Opera, il procedimento che conduce chi possiede le antiche arti dell’Alchimia alla creazione della Pietra Filosofale, e quindi alla massima Conoscenza, il passo iniziale, il primo imprescindibile stadio è quello della NIGREDO.

 

Questo è il momento della dissoluzione e della decomposizione della materia, in cui gli elementi vengono distrutti per poi essere ricomposti dando vita alla Pietra.

Per Carl Jung la Grande Opera era da interpretare come un processo psicologico di trasformazione mediante il quale portare alla luce contenuti inconsci, anche in forma visionaria.

NIGREDO diventa così metafora del confronto dell’individuo con il proprio mondo interiore e con le sue ombre. Questo confronto genera stasi e disillusione, un momento “nero più nero del nero” nella strada che porta all’auto-conoscenza.

 

Il progetto espositivo di Officina Parnaso, attraverso i lavori di Niccolò Cozzi e Silvia Montevecchi, indaga questa fase del percorso di trasformazione in cui si assiste ad un annichilimento di ciò che l’individuo conosce di sé e del mondo circostante.

 

“Nigredo” non restituisce al visitatore una risposta, una rivelazione, una destinazione. È una pericolosa immersione nell’inconscio e nell’ignoto: un viaggio mistico fatto di suggerimenti, ricordi, visioni, allusioni e bisbigli, sensazioni, desideri e paure, sogni.

 

Un fiume in piena violento, rapido, potente.

 

Il primo necessario passo di “Aurorale”, percorso iniziatico che Officina Parnaso sta per intraprendere.

Silvia Montevecchi

è nata a Firenze nel 1994. Ha studiato fotografia presso la LABA

(Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze, dove si è diplomata nel 2018. Durante la sua formazione artistica si è appassionata all’utilizzo della fotografia come strumento di indagine introspettiva e come tramite per una proiezione delle realtà interiori nel mondo esterno.

Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali, e nel 2018 ha pubblicato il libro fotografico Jisei no ku in collaborazione con la casa editrice Seipersei.

Tra i suoi riconoscimenti il premio Azimut Capital Management vinto in occasione di

Paratissima Torino 2018, il Premio Arte Laguna vinto nel 2019 e la nomina tra i 150 talenti emergenti della fotografia europea selezionati da GUP Magazine per Fresh Eyes 2021.

Attualmente si dedica sia a lavori fotografici su commissione che a progetti artistici personali.

Niccolò Cozzi

nasce a Siena nel 1987.

Dopo aver terminato gli studi scientifici e universitari, decide di dedicarsi al reportage e a progetti di ricerca personale attraverso la fotografia. Ha studiato fotogiornalismo presso Officine Fotografiche (Roma) e successivamente si è diplomato all’Accademia IED di Milano.

Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato in vari festival e riviste internazionali.

Attualmente lavora su commissione e sviluppa progetti di ricerca personali e documentari.

Silvia Montevecchi

è nata a Firenze nel 1994. Ha studiato fotografia presso la LABA

(Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze, dove si è diplomata nel 2018. Durante la sua formazione artistica si è appassionata all’utilizzo della fotografia come strumento di indagine introspettiva e come tramite per una proiezione delle realtà interiori nel mondo esterno.

Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali, e nel 2018 ha pubblicato il libro fotografico Jisei no ku in collaborazione con la casa editrice Seipersei.

Tra i suoi riconoscimenti il premio Azimut Capital Management vinto in occasione di

Paratissima Torino 2018, il Premio Arte Laguna vinto nel 2019 e la nomina tra i 150 talenti emergenti della fotografia europea selezionati da GUP Magazine per Fresh Eyes 2021.

Attualmente si dedica sia a lavori fotografici su commissione che a progetti artistici personali.

Niccolò Cozzi

nasce a Siena nel 1987.

Dopo aver terminato gli studi scientifici e universitari, decide di dedicarsi al reportage e a progetti di ricerca personale attraverso la fotografia. Ha studiato fotogiornalismo presso Officine Fotografiche (Roma) e successivamente si è diplomato all’Accademia IED di Milano.

Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato in vari festival e riviste internazionali.

Attualmente lavora su commissione e sviluppa progetti di ricerca personali e documentari.